Me, qui sulla soglia.
Si spalanca la porta, pronta e senza voce:
esco dalla stanza buia,
per immergermi in un lago di luce.
Liberata dall'insano amore per l’Altro,
la forza d’animo è ciò che mi resta.
È ora un’energia: la mia,
che arresta e alimenta la mia tempesta.
Il treno che mi portava
diventa ora mongolfiera, barca, giostra:
mi muovo tra cielo, onde e sogno,
come in un gioco, le cui regole nessuno fissa.
Finalmente sono Altrove
e passo notti senza sonno e senza paure.
Con altri naufraghi mi ritrovo in ogni dove,
non più sola ad assaggiare emozioni pure.
Rintocchi continui,
din don dan nella mia testa,
abbagli improvvisi
a scandire la baccana festa.
Pericoli furtivi,
amore e morte fanno a ressa
per arrivare primi
al gran finale della dionisiaca festa.