Ipersenziente della negatività.
Scriverò del paradiso, del miele e della luce...
Ma ora la mente si è impossessata di me,
e non ho altri con cui parlare.
Sfrutto la Nausea per raccontare,
la solitudine per indagare la vita,
l'apatia per amarmi di più.
Ho bisogno di un mondo piccolo
per accogliere l'universo che serve alla mia mente.
Curo la mia fragilità...
Amore è ciò che mi muove,
sono marionetta tra le sue agili dita.
Così come mi spezza, mi ricostruisce,
quando vuole.
A che servi, corpo?
A mascherare ciò che non si deve vedere,
a far dimenticare che dentro il legno
c'è un emozione.
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